Il fascino degli sceneggiati noir anni ’60 e ’70

La televisione come la conosciamo al giorno d’oggi è un’evoluzione di una presenza che accompagnava il popolo italiano durante le giornate in modo positivo e ben scandito. Oltre agli storici programmi di intrattenimento la tv italiana e, nel particolare le reti di stato, finanziavano la produzione di tanti sceneggiati, alcuni dai risvolti romantici, altri di chiara ispirazione gialla e noir.

Gli sceneggiati degli anni ’60 e ’70

Gli amanti di questo genere potrebbero quindi rimanere stupiti dalla bellezza e dall’ottima fattura con la quale sono state confezionate alcune serie appartenenti agli anni ’60 e ’70, le quali sono ancora oggi in grado di incutere paura e suspance nel telespettatore. Gli anni ’60 e ’70 furono anni in cui gli attori non nascevano come professionisti della televisione, in quanto si trattava di persone che provenivano dal mondo del teatro. La qualità della recitazione è quindi immediatamente percepibile, così come la gestualità e la capacità di suscitare emozioni forti con pochissimi effetti speciali.

Gli sceneggiati più famosi di questi anni vedono protagonisti attori del calibro di Ugo Pagliai, Massimo Girotti e della bella Daria Nicolodi, moglie di Dario Argento per citare solo alcuni dei protagonisti di questi interessanti anni di trasmissione. Le trame delle storie pescavano i loro soggetti talvolta da opere letterarie, oppure erano frutto di sceneggiature originali.

Il segno del comando

Tra le tante serie trasmesse in quegli anni spicca Il Segno del Comando sceneggiato tratto dall’omonimo romanzo con protagonista Ugo Pagliai. La serie tv racconta la storia di uno studioso inglese, recatosi a Roma per presentare il ritrovamento del diario di Lord Byron in seguito ad una lettera misteriosa. Il soggiorno dello studioso sarà costellato da apparizioni fantastiche, le quali lo porteranno a vivere epoche storiche diverse e a non capire più quale sia il confine fra realtà e fantasia.

Ritratto di donna velata

Un altro interessante sceneggiato di questo periodo si intitola Ritratto di Donna Velata ed è ambientato a Volterra in un antico castello. Anche in questo caso tutto ruota attorno a delle opere d’arte, nel particolare a dei reperti etruschi che rivelerebbero la presenza di una necropoli non ancora venuta alla luce. Magia, mistero e intrighi si intrecciano nei protagonisti, i quali evocano il passatoi e lo ripropongono in un presente dove il denaro e il potere sono la chiave che svela ogni mistero.

Curioso e particolare è infine lo sceneggiato L’Amaro Caso della Baronessa di Carini, tratto da una famosa leggenda siciliana la quale narra la morte violenta della baronessa a causa di un gelosia troppo intensa. Uomini mascherati, intrighi di potere e figure che vivono nell’ambiguità popolano questa creatura televisiva, semplice quanto efficace nella sua struttura.

Molte altre sono le serie realizzate in questi anni alcune molto ricche di suspence, altre forse più semplici ma ugualmente ben fatte. Da A come Andromeda fino ad Albert e L’Uomo Nero e Ho Visto un’Ombra, molti sono gli esempi di serie televisive noir di questi anni, splendidi esempi di come anche la televisione possa creare prodotti di alta qualità. La fotografia e la recitazione di queste opere possono inoltre rappresentare delle vere e proprie fonti di ispirazione, per tutti coloro che amano il genere noir e che vogliono scoprire come questi sceneggiati affrontavano il genere.

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