Multiprogrammazione: di cosa si tratta?

Il mondo del cinema sta cambiando. Se questi anni hanno visto il passaggio definitivo dalla pellicola al digitale, l’immediato futuro sarà caratterizzato da una parola, simbolica delle scelte che riguardano il mondo del cinema fruibile dagli spettatori. La parola in questione è multiprogrammazione, ovvero la possibilità per i cinema di diversificare l’offerta giornaliera con spettacoli diversi, a seconda delle fasce orarie e della volontà degli organizzatori. La frase ‘cosa danno stasera al cinema’? Si tradurrà quindi in ‘che programma ha il cinema oggi? Perchè la programmazione interessa tutta la giornata e offre la possibilità al cinema di proiettare spettacoli diversi nello stesso giorno.

La multiprogrammazione, novità dei nostri tempi

Fino a qualche tempo fa questo aspetto era impossibile da affrontare, se non in sporadici casi, la domenica, quando la programmazione pomeridiana interessa i bambini per poi cambiare la sera con un film per un pubblico misto. Avvolgere e sistemare la pellicola era un lavoro da professionisti e optare per più prodotti nello stesso giorno era davvero impensabile. Al giorno d’oggi il digitale offre al cinema la possibilità di attingere da fonti quali hard disk o addirittura una programmazione via satellite. Ecco che la celta può cambiare, in quanto la fonte è già pronta, basta solo attivarla. Questo aspetto si traduce in un film per bambini al pomeriggio, uno per teen agers alle otto e uno per adulti alle nove e mezzo, solo per fare un semplice esempio. Questa scelta è già una realtà consolidata in molti paesi europei, soprattutto in Francia.

Se apparentemente l’offerta multipla può aiutare i cinema a diversificare la programmazione e quindi a coinvolgere fasce più ampie nelle proposte, dall’altro la multiprogrammazione può rappresentare una miniera di possibilità per i cinema organizzati da persone creative. Questa tecnica può, infatti, permettere di dare vita a soluzioni monotematiche e di proporre festival del cinema in modo assolutamente più semplice. Se, ad esempio, il cinema vuole programmare tutte le opere di Dario Argento in una settimana può farlo e, a livello di logistica, non ha problemi di sorta. La programmazione può alternare più pellicole diverse nel corso della stessa serata, proponendo un programma ricco e diverso. Non più ‘lo stesso film’ riproposto a varie fasce orarie, ma più film che si alternano. Una rivoluzione? Certo, perchè dalla nascita del cinema il popolo è abituato a seguire un film per volta. Grazie alla multiprogrammazione molti cinema europei sono sopravvissuti all’avvento delle multisale.

La multiprogrammazione intelligente

Tutti noi sappiamo come è stato difficile per le realtà più piccole resistere all’attacco dei colossi, i quali hanno proposto un suono galattico, una comodità delle poltrone notevole e tante offerte collaterali ‘acchiappa gente’. I cinema più piccolini hanno potuto sopravvivere facendo i salti mortali, proponendo film per un pubblico alternativo e mantenendo dei costi bassi del biglietto. Nella realtà, purtroppo, molti giovani e famiglie si sono lanciati verso i multisala, abbandonando il cinema di quartiere in nome dello scintillio del progresso. Grazie alla multiprogrammazione intelligente una buona fetta di questo pubblico potrebbe tornare, soprattutto se la multiprogrammazione è intelligente e ben fatta. Non solo cinema, ma anche concerti rock, opere liriche, documentari e chi più ne ha più ne metta. Tutto ora è in mano alla creatività, alla fantasia e alla capacità di capire i gusti delle persone di chi organizza la programmazione.

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