L’Ape Maia vola al cinema

Era il 1975 quando l’ape più famosa del mondo faceva capolino nelle tv di tutto il mondo, grazie all’anima giapponese tratto dal romanza dello scrittore tedesco Waldemar Bonsel, Le Avventure dell’ape Maia. Dopo tanti anni di distanza, il personaggio di Maia è attuale e amatissimo dal pubblico. A riprova di questo esce un film di animazione co prodotto da Germania e Australia, dal titolo Maya, the Bee Movie.

Il film esce nelle sale nel 2014 ed è diretto da due grandi maestri dell’animazione 3D , Alex Stadermann e Simon Pickard. Il film dedicato all’ape Maia non è il primo esperimento di cartone animato atipico portato sul grande schermo, in quanto nel 2013 abbiamo assistiso alla particolare fusione di anime e 3D di Capitan Harlock e della sua navicella Arcadia e seguito le avventure dei Cavalieri dello Zodiaco, sempre prodotto con lo stesso stile.

L’ape Maia, un’anima pacifista

L’ape Maia è un film fondamentalmente pacifista, così come è il messaggio originale dei cartoni animati e del libo originale. Maia è notoriamente l’ape più curiosa che ci sia, sempre pronta a cacciarsi nei guai per la sua tenacia e per il gusto di scoprire cose nuove. La sua indole la porta però a dover lasciare l’alveare dove soggiorna, dopo avere scoperto che l’ape regina sta complottando per rubare la pappa reale. Da questa vicenda inizia il viaggio di Maia e del suo amico Willy alla scoperta del mondo esterno, dove conoscerà tanti insetti nuovi e incontrerà un bel numero di nuovi amici e alleati. Il fulcro del film si basa sulla conoscenza delle vespe, acerrime nemiche delle api. Maia scoprirà che convivere con loro non è così difficile e che anche loro sono esseri creati dalla natura che meritano di essere compresi e rispettati. Un grande messaggio di pace e di convivenza, elaborato nel microcosmo degli insetti, ma dal valore universale e applicabile ad ogni aspetto della realtà. La grafica 3d e le infinite possibilità della post produzione hanno decisamente rinnovato il look della deliziosa ape, rendendola un po’ più paffuta e mettendola in linea con un’estetica alla quale i bambini ( e gli adulti) sono ormai abituati.

La morale del cartone

Quasi 40 anni sono quindi trascorsi dall’avvento dell’ape Maia, ma i messaggi che questa piccola creatura porta con sé non sono affatto cambiati. Accanto alla volontà pacifista, Maia veicola un messaggio di attivismo positivo e invita i bambini a scoprire il mondo partendo dalle piccole cose e a regalare alle azioni l’importanza che meritano. A ciò si affianca il valore dell’amicizia, in quanto Maia e Will si muovono in simbiosi, fidandosi l’uno dell’altra e scoprendo il mondo assieme, come solo le piccole creature sanno fare. Il complotto ordito dell’ape regina, metaforicamente da intendersi come la volontà degli adulti di rovinare l’equilibrio naturale, viene combattuto con la semplicità di chi pensa non solo al proprio bene, ma che ha in mente valori più grandi, quali la sopravvivenza del mondo e il nutrimento della collettività. Obiettivi infiniti, soprattutto se a portarli vanti sono due minuscole e deliziose api gialle e nere.

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